L’ortodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa di diagnosticare e curare le anomalie esistenti tra mascella e mandibola e tra le arcate dentarie.

Durante la crescita, a causa di abitudini viziate o caratteristiche genetiche, molto spesso questi rapporti possono risultare alterati.

Le alterazioni possono essere molteplici: malposizioni dentarie con affollamenti e/o diastemi, presenza di palato stretto con difficoltà di respirazione, alterazioni scheletriche o funzionali (asimmetrie, malocclusioni di II e di III classe, disfunzioni articolari, ecc.).

L’ortodontista si occupa di individuare la presenza di tali anomalie e ripristinare sia il normale equilibrio neuromuscolare sia un rapporto dentoscheletrico armonico.

Proprio per questi aspetti si inizia a parlare di ortodonzia sin dalla tenera età, partendo innanzitutto dall’educazione ad abitudini corrette quali ad esempio l’eliminazione del ciuccio entro i 3 anni. Pertanto è bene prendere i primi contatti con il dentista già intorno ai 4 anni di età del bambino.

I trattamenti ortodontici nei bambini permettono infatti di intervenire e di correggere, se necessario, da subito le problematiche che potrebbero compromettere lo sviluppo della bocca e dei denti e che spesso dipendono da cattive abitudini protratte nel tempo come l’utilizzo prolungato del biberon e del ciuccio, la propensione a mordere le penne e a mangiare le unghie.

PERCHÉ RICORRERE ALL’ORTODONZIA NEI BAMBINI?

Prevenire è il primo passo per assicurare ai bambini un sorriso sano. Per questo gli ortodontisti consigliano di effettuare una prima visita specialistica molto accurata intorno ai 5-6 anni. Quando lo specialista ritiene necessario intervenire, prima di decidere il tipo di apparecchio e la durata della terapia, è necessario sottoporre il piccolo paziente ad una serie di esami quali:

  • Ortopantomografia: è un esame radiologico che ha lo scopo di vedere se ci sono tutti i denti permanenti (le gemme), valutare la posizione dei denti e la morfologia dei condili.
  • Teleradiografia laterale: è una teleradiografia del cranio che permette all’ortodontista di eseguire un tracciato cefalometrico che definirà la posizione dei mascellari tra di loro, la divergenza e le inclinazioni dei denti.
  • Foto intra ed extra orali: per valutazioni dentali ed estetiche.
  • Impronta/scansione ottica delle arcate.

Effettuare una visita ortodontica nelle giuste tempistiche e affidarsi a mani esperte permette infatti di monitorare la crescita di denti e strutture ossee e di intervenire in modo ottimale per il benessere del proprio bambino.

ortodonzia bambino dentisti

IN PRESENZA DI QUALI PROBLEMATICHE BISOGNA PROCEDERE CON LA CURA ORTODONTICA?

Le cure ortodontiche divengono necessarie quando un bambino presenta:

  • Palato stretto con morso crociato mono o bilaterale.
  • Morso aperto.
  • Affollamento dentale, per cui lo spazio nell’arcata non è sufficiente ad ospitare tutti i denti permanenti che dovranno crescere.
  • Malocclusioni scheletriche III cl. Scheletrica (mento molto avanti), II classe scheletrica (mento molto indietro o incisivi superiori molto avanti).

In questi casi è sempre bene rivolgersi al proprio ortodontista di fiducia per comprendere come intervenire tempestivamente e nel modo più efficace ed efficiente possibile.

 

QUALI SONO LE FASI ORTODONTICHE:

DA 0 A 6 ANNI – ORTODONZIA PREVENTIVA -

Nei primi anni di vita l’ortodonzia si affianca alla pedodonzia e ha la funzione di:

  • Educare il piccolo paziente ad una corretta igiene orale, motivandolo a prendersi cura del proprio sorriso.
  • Verificare se sono presenti abitudini viziate come uso del ciuccio oltre i 3 anni e mezzo, succhiamento del dito, deglutizione atipica, pronuncia scorretta di S,R,Z ed eliminarle.
  • Prevenire l’insorgenza di carie mediante la somministrazione di fluoro e la sigillatura dei solchi dei primi molari permanenti.
  • Evitare che vi sia una perdita di spazio, essenziale per il corretto allineamento dei denti permanenti, dovuta a perdite precoci dei denti da latte.

In presenza di morso crociato monolaterale e malocclusioni di III classe scheletrica è  fondamentale intervenire precocemente con apparecchiature ortopedico funzionali per individuare tempestivamente tutte quelle situazioni che diventano sempre più difficili da correggere con il passare degli anni.

DA 6 A 12 ANNI – ORTODONZIA INTERCETTIVA -

In questa fase ci si occupa di intervenire tempestivamente in presenza di una malocclusione.

Il reindirizzamento della crescita a favore del ripristino di una normale funzionalità, cercando di modificare contestualmente i rapporti dentali anomali, deve essere infatti effettuato in età evolutiva per garantire il raggiungimento di risultati ottimali.

In presenza di una malocclusione il compito dell’ortodontista sarà quello di eseguire, oltre ad una visita, uno studio del caso dettagliato in cui si eseguono esami clinici e strumentali.

Nello specifico verranno effettuate fotografie intra ed extra orali, esami radiografici (ortopantomografia e teleradiografia latero laterale) e tracciato cefalometrico.

Solo dopo lo svolgimento di questi esami si potranno infatti stabilire con precisione tempi e modi terapeutici. Questi saranno illustrati e motivati al giovane paziente e ai genitori nel corso di un colloquio con l’ortodontista.

Di norma in questa fase per la terapia ci si avvale di apparecchiature ortopediche (disgiuntore rapido del palato, trazione extra orale, maschera di Delaire) e di apparecchi mobili funzionali (Twin Block, Frankel, Bionator, Monoblocco, ecc.) per cui la collaborazione del paziente è molto importante per la buona riuscita del trattamento stesso.

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DAI 12 ANNI IN POI – ORTODONZIA FISSA –

Quando ormai la dentatura permanente è completa, si ricorre all’ortodonzia per allineare e livellare i denti e per coordinare le arcate attraverso l’utilizzo di apparecchiature fisse.

In relazione alle specifiche esigenze cliniche ed estetiche del paziente si potrà optare per multibracket convenzionali, estetiche (bracket ‘bianchi’ in ceramica), apparecchiature linguali customizzate (Incognito 3M Unitek) o ancora per apparecchiature invisibili customizzate (Invisalign).

In età adulta, dai 16 anni in poi, non sono più possibili correzioni ortopedico scheletriche, se non ricorrendo all’aiuto della chirurgia maxillo facciale. Si possono, nei casi che lo permettono, raggiungere compromessi esteticamente validi attraverso il camouflage ortodontico.

A fine trattamento è di fondamentale importanza l’utilizzo, per almeno 24 mesi, di una contenzione fissa e/o mobile per mantenere stabile nel tempo il risultato ottenuto.

L’ortodonzia può dare un contributo fondamentale al miglioramento dell’armonia del sorriso; per questo è così importante scegliere bene il proprio ortodontista di fiducia, sin dai primi anni di età del bambino.

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